Incordare a casa: lo ha fatto Sinner, possiamo farlo anche noi

Si può incordare in casa la racchetta? Il risultato sarà deludente? Quanto ci costa incordare in casa? Quelli forti hanno un incordatore speciale?

Partiamo da un punto fermo: un campione assoluto come Sinner ha a lungo incordato da solo le sue racchette, raggiungendo risultati onestamente incredibili, sotto gli occhi di tutti. Oggi, da tempo anche Jannick ha i suoi incordatori, ma mi risulta - correggetemi se sbaglio - che non si faccia scrupoli a farsi incordare le racchette dagli staff dei tornei, mentre ha il suo “preparatore” per i telai nudi. Però non voglio soffermarmi sull’oggi di Sinner, ma appunto sulla strada fatta con una semplice Pro Stringer. E non è stato l'unico a raggiungere grandi risultati incordandosi da solo i telai: una vasta schiera di nomi è reperibile direttamente dal sito Pro Stringer.

Molti di voi già conoscono questa macchina, oggi giunta alla versione 3, ma che nella versione usata da Sinner era ancora agli inizi, dotata addirittura di pinze mobili in plastica, mentre la struttura di sostegno a 2 perni oggi è disponibile anche a 6 pinti passando per 4, con pinze decisamente migliorate.

Il costo di una Pro Stringer nuova si attesta tra i 1.000 e i 1.500 euro, ma con molto meno possiamo trovare le dropweight, che partono (nuove) dai 300 euro. Però c'è qualcosa su cui dobbiamo prestare attenzione: anche se acquistassimo e tenessimo in casa, nel nostro salotto, una Wilson Baiardo o altra macchina top di gamma, spendendo oltre 5.000 euro, non avremmo risultato se non fossimo comunque capaci di incordare. La vera domanda difatti è: una volta acquisite le basi, partendo dal principio che un professionista specializzato sarà sempre un mondo più avanti, noi comuni mortali possiamo toglierci il gusto di incordare in casa da soli le nostre racchette, con risultati validi? La risposta è ovviamente positiva, come Jannick Sinner ha dimostrato.

I costi possono essere molto abbordabili, e voglio limitarmi alle dropweight perché il mondo elettroniche comporta una serie di discorsi in parte sovrapponibili alle drop, in parte no. Partiamo dalla componentistica della macchina, qualità delle pinze, sistemi di aggancio, qualità costruttiva: già questa è una base importante. Se investissimo in questa parte della macchina, sapremmo già che il nostro telaio sarà sempre ben assicurato. Però attenzione: non serve necessariamente un 6 punti di aggancio! Considerate che il sistema a 2 punti, specie con tensioni da amatore, non è un problema di certo, come poi dice il sito stesso di Pro Stringer.

Gestito il sistema di bloccaggio telaio e corde, quello che resta è il dropweight, che segue lo stesso principio: una buona componentistica. Insomma: se sceglierete una macchina solida, per quanto semplice e con una imprecisione intrinseca, avrete però un attrezzo pressoché eterno e con zero manutenzione, oltre che costantemente già tarato.

Quanto è precisa la dropweight? Molto più di quanto voi possiate pensare. Ho fatto molte ricerche, e pare che con un errore di 5° rispetto all’asse orizzontale, lo scostamento di peso sia solo dell 0,4%. Un angolo di 5° si nota a occhio nudo, ve lo garantisco.

Ovviamente una elettronica è invece precisa senza margini di errore, però parlo di elettroniche di qualità, su cui io non sono propriamente preparato, ma una elettronica di qualità ha la capacità di portare la corda a giusta tesatura nel tempo giusto e fermarla in tensione per il tempo necessario alla pinzata. Siamo però anche ad altri livelli di costo.

Il fattore tempo è invece influenzato dalla drop: potreste essere frettolosi e portare troppo in fretta il bilanciere in posizione, e il risultato sarà un piatto corde più duro, in quanto la corda avrà avuto una sorta di "tensione improvvisa". Insomma, con una drop dovete per forza essere zen: potete fare meno telai in pari unità di tempo, non potete fare il pre-stretch, che magari sulle multifilamento andrebbe fatto, però potete sicuramente incordare bene la vostra racchetta amatoriale, ricordandovi dove sia arrivato Jannick.

Sul mercato usato, trovate una Pro Stringer sui 600 euro in media, ma prestate attenzione: come tutte le elettroniche è… elettronica. In tal caso garanzia vale davvero tanto come valore aggiunto: se si rompesse, non saprei darvi un costo per ripararla. Diverso il caso delle drop, che con poco più di 100 euro potete già portarle via sul mercato dell'usato, e al massimo - salvo casi di distruzione - avranno bisogno di una bella lucidata.

Ovviamente servono alcuni accessori: pinze mobili lì dove non siano presenti quelle fisse, almeno una starting clamp e altri attrezzini, dove come sempre il prezzo segue la qualità: una buona starting clamp gira attorno ai 100 euro, mentre una economica costa meno di 20 euro.

Sicuramente con strumenti base la racchetta la potete incordare, come dal mio piccolo faccio io, ma coscienti del fatto che ogni piccolo attrezzo di qualità superiore innalza il livello,

Pertanto ci si può avviare all’hobby di incordarsi da soli la racchetta con 200 euro se vi guardate nel mondo usato, fino ai 1.500 euro di una Pro Stringer top di gamma, o comunque sfiorando i 1.000 per delle ottime ottime dropweight eventualmente modificabili in seguito con tiraggio elettronico.

Ne vale la pena? È un hobby ed è quindi una passione: se ogni giorno rompete 6 racchette come il giovane Sinner, allora è anche una questione economica, ma il tennis sarebbe anche il vostro lavoro in tal caso. Diversamente, scegliete di incordare se lo vedete come un hobby limitato a voi e qualche amico. Insomma, è un hobby se incordate 50/100 telai all’anno. Se intendete fare 10 telai al giorno con una macchina da 200 euro, allora avete sbagliato strada.

Fondamentale infine è metterci la testa: tutorial online, forum, qualche libro, anche se purtroppo il 98% della bibliografia non è in italiano. Non dovete farvi male, né fare male ad altri, né danneggiare i telai. Dovete produrre racchette che siano divertenti e fatte sufficientemente bene. Incordare è qualcosa di molto facile da fare, ma proprio perché facile, è una artigianalità piena di particolari che rendono difficile raggiungere risultati eccellenti. Pertanto, se non lo farete con passione e con umiltà, non vi divertirete e non produrrete risultati.

A incordare da soli sono tantissimi player, di ogni età: dei telai che vendo nel mio shop di usato, molto spesso e volentieri sono telai da incordare che l'acquirente vuole incordarsi da solo, e basti veder quanto sia normale vendere corde online, sia per chi poi porta la matassa all’incordature, sia per chi si incorda da sé.

Pertanto, buona incordatura a tutti.

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